Mappe concettuali e esercitazioni per bambini con disturbi specifici dell'apprendimento

Autore/i del documento: 
Grado scolastico: 
Scuola Primaria
Anno: 
2012
Congresso: 
Lingua: 
Italiano

L'esperienza riportata in questo articolo è stata condotta in una classe seconda elementare in cui le mappe concettuali sono state utilizzate come strumento educativo.
Grazie allo scambio di conoscenze tra l'insegnante della classe, specializzato nell'identificazione e nel trattamento dei disturbi specifici dell'apprendimento, e il preside della scuola, esperto in ricerca didattica, i bambini sono stati coinvolti nella creazione di mappe concettuali durante il loro lavoro scolastico.
L'introduzione delle mappe concettuali è stata molto facilitata dalla metodologia attiva e dalla pluralità di linguaggi usati abitualmente dall'insegnante sin dall'inizio della scuola elementare, dovuti alla presenza, nella classe, di quattro allievi affetti da dislessia. Fino a quel momento le mappe erano usate nel processo di rafforzamento e valutazione dell'apprendimento, connesso con un ampio percorso di lavoro iniziato già dalla scuola materna, ma continueranno a essere usate durante la verifica dei prerequisiti e degli apprendimenti in itinere. Questo perché, anche se in un periodo limitato di tempo, l'introduzione delle mappe concettuali ha permesso ai bambini, compresi quelli con disturbi specifici dell'apprendimento, di raggiungere risultati visibilmente migliori di prima. Questa è una conferma in più del fatto che le mappe concettuali sono strumenti indispensabili per il successo didattico anche con bambini affetti da disturbi specifici dell'apprendimento.
L'esperienza educativa che è descritta di seguito è parte di un più ampio processo volto a far apprendere ai bambini il concetto di tempo storico e lineare.
Questo percorso è iniziato dal concetto di tempo ciclico (alternanza giorno-notte, giorni della settimana, mesi dell'anno, stagioni).